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Docenti

CAPUTO ANNALISA

Qualifica: Professore Invitato
Area di insegnamento: FILOSOFIA
Ciclo di insegnamento:
PRIMO CICLO - BACCALAUREATO
Istituto Regina Apuliae
SECONDO CICLO - LICENZA
Teologia dogmatica
TERZO CICLO - DOTTORATO
Teologia dogmatica
elenco_corsi
Fl31
ECTS 8

Obiettivo
Il corso si propone di introdurre gli studenti nelle dinamiche antropologiche in una prospettiva ermeneutica, tenendo insieme la dimensione storico-interpretativa e quella ontologico-critica. In particolare, si lavorerà intorno ai diversi nomi/concetti/definizioni che sono stati dati dell’uomo stesso, mostrando opportunità e limiti di ognuna di queste prospettive. Una parte finale del corso sarà dedicata all’antropologia fenomenologico/ ermeneutica del Novecento.

Contenuti
Il metodo dell’antropologia filosofica. Homo e Adam: un percorso etimologico-storico. L’esperienza dell’antropologia greca e l’animale razionale: da Omero ad Aristotele. Il mosaico-persona: dalla Grecità, alla Patristica alla Scolastica. Dal moderno al postmoderno: Cogito e Anti-Cogito. M. Heidegger e l’analitica dell’Esserci. P. Ricoeur e l’ermeneutica del Sé: tra dono e riconoscimento. Umanesimo ferito: limite, handicap, migrazioni, rapporto uomo/natura.

Metodo
La metodologia didattica, attraverso l’uso di ppt, prevede un lavoro interdisciplinare, non solo nei contenuti (filosofia, teologia, arte), ma anche nel metodo (uso del linguaggio visivo, musicale e narrativo, accanto a quello concettuale). Accanto a questi strumenti, rimane centrale la lettura di alcuni passi tratti dai testi principali di riferimento.

Bibliografia
A. CAPUTO, Se questo è un uomo... debole, in AA. VV., Allargare gli spazi della razionalità (a cura di S. Palese), Ecumenica ed., Bari, 2012, pp. 141-171; ID, Le radici dell’umano. Un percorso ermeneutico nell’antropologia antica, CVS, Bari. 2016; ID., Amore e reciprocità, Stilo, Bari, 2018; ID., Essere e tempo. Un’interpretazione didattica, in “Logoi”, III, 9, 2017; ID, Per un umanesimo ‘diverso’. Quando fragilità, handicap, ritardo mentale danno a pensare, “Apulia theologica”, I, 2, luglio/dicembre 2015, pp. 387-417; ID., Straniero tu stesso. Migrazioni ed ermeneutica, a partire da Paul Ricoeur, in “Logoi”, II, 5, 2016, pp. 37-52.

(IN COLLABORAZIONE CON IL PROF. JEAN PAUL LIEGGI)

Obiettivo
La categoria del dono si rivela ben presto, nella riflessione teologica, come particolarmente efficace per esprimere la realtà del Dio unitrino e, in particolare, per parlare della terza persona divina, tanto da divenire, in qualche modo, il nome personale dello Spirito.

Contenuti 
In forza di ciò, il contributo teologico all’interno del corso sarà quello di ripercorrere le vie grazie alle quali la tradizione patristica ha creato ed elaborato questo riferimento al dono, per passare a interrogarsi sulla fecondità di tale paradigma nella riflessione credente su Dio e sull’uomo, sul cosmo e sulla storia alla luce del mistero trinitario. Nella filosofia contemporanea, invece, la questione si presenta come doppiamente problematica. Primo, perché la crisi dell’eredità hegeliana, da un lato, e di quella spiritualistica, dall’altro, rende veramente complesso oggi parlare ancora di “spirito” nell’antropologia filosofica e più in generale nella filosofia della storia (se si eccettua l’uso poetico o del tutto metaforico del termine). Secondo, perché, dall’altro lato, invece, la tematica del dono è talmente diffusa che il termine rischia ormai di essere retorico: e dire tutto e nulla. Di conseguenza, il contributo filosofico all’interno del corso sarà duplice: innanzitutto tentare di seguire i filosofi fenomenologi citati nei saggi di teologia scelti come testi di riferimento, mostrando di volta in volta possibilità e limiti della loro visione del dono e della donazione, con un riferimento particolare alla teoria del mutuo riconoscimento (mutua donazione) ricoeuriana. In secondo luogo, provare a problematizzare e risemantizzare il concetto (antropologico-filosofico) di spirito, partendo da prospettive esterne all’eredità cristiana, con un riferimento particolare alla rilettura dell’intimus data da F. Jullien.

Metodo
Ogni questione sarà affrontata nel dialogo e confronto continuo tra i due docenti, aprendo anche spazi di partecipazione attiva da parte degli studenti.

Bibliografia
A. BERTULETTI, Dio, il mistero dell’unico, BTC 168, Queriniana, Brescia 2014; R. REPOLE, La Chiesa e il suo dono. La missione fra teo-logia ed ecclesiologia, BTC 197, Queriniana, Brescia 2019; P. RICOEUR, Percorsi del riconoscimento, Mimesis, Milano 2005; F. JULIEN, Sull’intimità, Cortina, Milano 2014.

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