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de SANTIS LUCA

Qualifica: Professore Emerito
Area di insegnamento: ESEGESI BIBLICA
Ciclo di insegnamento:
PRIMO CICLO - BACCALAUREATO
Istituto Regina Apuliae
Istituto Santa Fara
SECONDO CICLO - LICENZA
Teologia ecumenica
TERZO CICLO - DOTTORATO
Teologia ecumenica
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Obiettivo
Introduzione agli scritti che costituiscono il corpus joanneum, per accedere alla loro specificità letteraria e teologica nel quadro d’insieme costituito dall’ambiente giovanneo.

Contenuti
Una presentazione della storia dell’interpretazione del IV vangelo aiuterà a dare forma a un quadro di riferimento per le tematiche teologiche e letterarie riconducibili alla tradizione giovannea, avendo presente la relazione che questa intrattiene con la tradizione sinottica. L’introduzione ai singoli libri (Ap, 1-2-3Gv, Gv) affronterà i principali problemi introduttori: autore, destinatari, genere letterario, temi teologici, lingua e stile, con una speciale attenzione a mostrare collegamenti, somiglianze e differenze. L’esegesi di testi, più o meno estesi, accompagnerà l’introduzione, evidenziando come i testi stessi siano il punto di partenza per la riflessione teologica che non precede ma è conseguenza della loro lettura.

Metodo
Lezioni frontali con ampio dibattito.

Bibliografia
Ogni studente concorderà con il docente la propria bibliografia che dovrà, comunque, essere articolata nel modo seguente: 1. È richiesta una profonda conoscenza, benché sembri ovvio dirlo, degli scritti giovannei; 2. Un’introduzione agli scritti giovannei; 3. Uno studio; 4. Tre articoli. Per il punto 2. Le introduzioni indicate sono le più diffuse, ma non le sole. G. GHIBERTI (ed.), Opera giovannea (Logos 7), Elledici, Leumann-Torino 2008; J.-O. TUÑÍ – X. ALEGRE, Scritti giovannei e lettere cattoliche, Paideia, Brescia 1997; C. DOGLIO, La testimonianza del discepolo. Introduzione alla letteratura giovannea, Torino, Elledici 2018; Per il punto 3. Sarà proposto un elenco di testi; Per il punto 4. Si potrà scegliere, oltre che tra gli articoli indicati nel corso delle lezioni, in base a interessi personali.

Obiettivo
Presentazione delle questioni preliminari alla lettura della Sacra Scrittura, in considerazione della natura del testo biblico che si propone al lettore a diversi livelli e in vista di un corretto atteggiamento critico.

Contenuti
Saranno affrontati problemi che vanno dall’aspetto letterario, con le implicazioni storiche e ambientali, a quello “sacro” della Scrittura che contiene e trasmette la Parola di Dio in parole umane: il testo biblico, la sua formazione e la sua trasmissione; dall’oralità alla scrittura; i generi letterari; dal testo scritto al Canone della Scrittura; ispirazione e rivelazione; ermeneutica; traduzioni.

Metodo
Lezioni frontali e dibattiti programmati su argomenti specifici.

Bibliografia
Costituzione Dogmatica Dei Verbum, del Concilio Vaticano II (1965); PONTIFICIA COMMISSIONE BIBLICA, L’interpretazione della Bibbia nella Chiesa (1993); ID., Il popolo ebraico e le sue Sacre Scritture nella Bibbia cristiana (2001); Esortazione apostolica post- sinodale Verbum Domini (2010) di Benedetto XVI; PONTIFICIA COMMISSIONE BIBLICA, Ispirazione e verità della Sacra Scrittura. La Parola che viene da Dio e parla di Dio per salvare il mondo (2014); V. MANNUCCI - L. MAZZINGHI, Bibbia come parola di Dio. Introduzione generale alla sacra Scrittura, Brescia, Queriniana 2016; M. PRIOTTO, Il libro della Parola. Introduzione alla Scrittura, Torino, Elledici 2016; E. BUCCIONI, La traduzione e le traduzioni. Incontrare e trasmettere la Parola di Dio nelle diverse parole dell’uomo, Napoli, Editrice Domenicana Italiana 2016; L. ALONSO SCHÖKEL, Il dinamismo della tradizione, Brescia, Paideia 2011; ID., La Parola ispirata. La Bibbia alla luce della scienza del linguaggio, Brescia, Paideia 2011; G. DEIANA, Introduzione alla Sacra Scrittura alla Luce della Dei Verbum, Roma, Urbaniana University Press 2009.

SEMT 1
ECTS 3

Metodologia esegetica

Obiettivo
Il vangelo secondo Marco è caratterizzato da una narrazione segnata da un continuo movimento. In questo quadro, acquista un rilievo speciale la categoria del «cammino».

Contenuti
Intorno al tema del cammino c’è una vasta costellazione lessicale, al cui interno è possibile riconoscere percorsi, anche metaforici, di diversi personaggi. Tutto il movimento del vangelo è originato e guidato da Gesù. La ricerca, per questa ragione, si occuperà del cammino di Gesù prima di considerare il cammino «verso» Gesù e il cammino «con» Gesù.

Metodo
Alcune lezioni frontali d’introduzione saranno seguite dal tentativo di mettere in pratica l’esperienza della «classe capovolta».

Bibliografia
Saranno privilegiati gli strumenti, come concordanze e lessici, che consentono una ricerca diretta sul testo. Si raccomanda il confronto con commentari e studi, che saranno indicati nel corso delle lezioni, dopo aver svolto almeno parzialmente l’indagine sul testo.
 

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ACQUAVIVA MARCELLO

Qualifica: Professore Ordinario
Area di insegnamento: FILOSOFIA
Ciclo di insegnamento:
PRIMO CICLO - BACCALAUREATO
Istituto Regina Apuliae
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Obiettivo
Il corso intende fornire allo studente gli strumenti per una riflessione critica e filosofica sul fenomeno religioso, così come storicamente si è determinata nell’epoca moderna (a partire dal XVII secolo) e come si configura ai nostri giorni. Inoltre, intende avviare alla ricerca di un criterio ragionevole per identificare un’esperienza religiosa autentica e sottolineare i tratti caratteristici dell’esperienza religiosa giudeo-cristiana nella loro rilevanza antropologica e filosofica.

Contenuti 
Dopo aver affrontato alcune questioni epistemologiche e metodologiche, il docente intende operare la distinzione tra l’ermeneutica della fede presente nella riflessione ebraica e cristiana dalla tarda antichità alla fine del Medioevo, e la filosofia della religione propriamente detta. Saranno passate in rassegna alcune posizioni tipiche dell’età moderna, favorendo l’accostamento ai testi degli autori. Una parte del corso sarà riservata al confronto, sul piano filosofico, tra l’esperienza religiosa pagana (nelle sue molteplici forme) e l’esperienza religiosa giudeo-cristiana. Si tenterà l’avvio ad una sintesi sistematica riflettendo su alcuni nuclei tematici fondamentali della disciplina (l’esperienza religiosa, il linguaggio religioso, il rapporto tra ragione e rivelazione, il rapporto tra filosofia, preghiera e mistica, la cristologia filosofica).

Metodo
Il metodo prevalente sarà quello della lezione frontale, corredata dalla lettura guidata di testi degli autori studiati.

Bibliografia
G. FERRETTI, Filosofia della religione, in Dizionario Teologico Interdisciplinare, Marietti, Torino, 1977, vol. I, pp. 151-181; X. TILLIETTE, Che cos’è la cristologia filosofica?, Morcelliana, Brescia, 2004; S. ZUCAL, Cristo nella filosofia contemporanea, San Paolo, Cinisello Balsamo, 2 volumi, 2000-2002 (I: Da Kant a Nietzsche; II: Il Novecento); M. ACQUAVIVA, Filosofia della religione. Lineamenti storici, testi antologici, nuclei teoretici, Vivere In, Roma – Monopoli, 2012; ID., Paganesimi ebraismo cristianesimo, Vivere In, Roma – Monopoli, 2009; ID., Respirare con due polmoni. Ricerche attorno alla Fides et ratio, Vivere In, Roma – Monopoli, 2010; ID., La filosofia sul sagrato, San Giorgio Jonico, Servi della Sofferenza, 2011.

Obiettivo
Il corso intende abilitare lo studente a porre nei giusti termini la domanda sull’essere e la quaestio de Deo, fornendo gli strumenti che la ragione filosofica possiede. Lo studente sarà messo in contatto con le risorse della grande tradizione filosofica classica e medievale, per poter affrontare in modo adeguato le grandi domande metafisiche nel contesto attuale, in dialogo critico con la filosofia moderna e contemporanea.

Contenuti
Avendo come documento fondante l’enciclica Fides et ratio (1998) di Giovanni Paolo II, il lavoro sarà impostato secondo sette piste di approfondimento. La prima (“Grammatica dell’essere e del pensare”) permetterà di impadronirsi dei primi principi dell’essere e della ragione speculativa. La seconda (“Ontologia conflittuale”) mostra gli esiti problematici del rifiuto dei principi primi. La terza (“Metafisica della luce”) comincia a delineare un modello di trascendenza di Dio rispetto alla creazione in modo non spazialistico. La quarta (“I nomi di Dio”) ripercorre alcune delle vie, classiche e moderne, che portino all’affermazione ragionevole dell’evidenza di Dio. La quinta (“Metafisica dell’Esodo”) studia in particolare il significato metafisico del Nome di Dio presente in Es 3,14. La sesta (“Ideologia faustiana”) offre un saggio del tentativo, operato in età moderna, di sostituire il finito all’infinito. La settima (“Solo chi conosce Dio conosce l’uomo”) offre una sintetica visione di come il discorso metafisico non possa non portare con sé ricadute di tipo antropologico.

Metodo
Il metodo prevalente sarà quello della lezione frontale. Congruo spazio sarà dato alla lettura di testi classici attinenti alla disciplina, secondo le tematiche trattate.

Bibliografia
J. MARITAIN, Sette lezioni sull’essere, Massimo, Milano, 1981; E. STEIN, Essere finito e essere eterno, Città Nuova, Roma, 1998; N. FISCHER, L’uomo alla ricerca di Dio. La domanda dei filosofi, Jaca Book, Milano, 1997; M. ACQUAVIVA, Oion. Piste per lo studio della filosofia teoretica (metafisica e teologia filosofica), Vivere In, Roma – Monopoli, 2007; ID., Respirare con due polmoni. Ricerche attorno alla Fides et ratio, Vivere In, Roma – Monopoli, 2010; ID, Jean Guitton. Filosofia del colore, traduzione e saggio introduttivo, Roma, 2015.

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Direttore Dipartimento di Filosofia

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AGORAS KONSTANTINOS

Qualifica: Professore Invitato
Area di insegnamento: TEOLOGIA DOGMATICA ORTODOSSA
Ciclo di insegnamento:
SECONDO CICLO - LICENZA
Teologia ecumenica
TERZO CICLO - DOTTORATO
Teologia ecumenica
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Obiettivo
Questioni ecclesiologiche e metodologiche: Sacra tradizione e Liturgia, Apostolicità e Successione storica, Conciliarità e Primato.

Contenuti
Quando non confonde tra fedeltà alla tradizione (nella diacronia storica) e ripiegamento tradizionalista (in un’atemporalità oggettivizzante) la teologia ortodossa contemporanea, a livello internazionale, si concentra sempre di più sull’urgenza di un ripensamento del metodo in teologia, interrogandosi profondamente sui pro e i contro del metodo “neopatristico” (G. Florovskij) come sintesi attualizzante, fedele e creatrice, della testimonianza patristica per l’uomo d’oggi. Assumendo pienamente questa interrogazione ci sembra che la percezione di “essere chiesa” (ecclesiologia), l’esperienza sacramentale della “salvezza in Cristo” come anticipazione prolettica dell’eschaton (misteriologia) e le opzioni concrete in teologia (metodologia) siano delle realtà correlate. Partendo dunque dalla problematica accennata e dall’ipotesi formulata sopra, vogliamo esplorare la percezione ortodossa – innanzitutto misterica – della Tradizione-e-Trasmissione della fede apostolica (S. Scritture, Dogmi conciliari, testimonianza patristica) nella tensione liturgica dell’esistenza ecclesiale tra il già e il non ancora della salvezza in Cristo (risurrezione) e del compimento nel Regno (ricapitolazione). Ed è su questa base che le questioni successive “Apostolicità e successione storica”, “Conciliarità e Primato” dovranno essere esplorate nel corso.

Metodo
Lezioni frontali.

Bibliografia
J. MEYENDORFF, La teologia bizantina: Sviluppi storici e temi dottrinali, Casale Monferrato (AL) 1984; ID., Living Tradition: Orthodox Witness in the Contemporary World, Crestwood- New York 1978; K.C. FELMY, La teologia ortodossa contemporanea: Una introduzione, Brescia 1999; Y. SPITERIS, La teologia ortodossa neo-greca, Bologna 1992; P.G. GIANAZZA, Temi di teologia orientale 1, Bologna 2010; J.D. ZIZIOULAS, Lectures in Christian Dogmatics (ed. by D. Knight), London & New York 2008, pp. 1-39; G. FLOROVSKIJ, Cristo, lo Spirito, la Chiesa, Magnano 1997; ID., “The Legacy and the task of Orthodox theology”, in Anglican Theological Review, 31 (1949), pp. 65-71; A. SCHMEMANN, Liturgy and Tradition, Crestwood-New York 1990; ID., Church, World, Mission, St Vladimir’s Crestwood-New York 1979; D. STANILOAË, Il genio dell’ortodossia, Milano 1986; J-M. TILLARD, Carne della chiesa, carne di Cristo: Alle sorgenti dell’ecclesiologia di comunione, Magnano 2006; Y. SPITERIS, Ecclesiologia ortodossa: temi a confronto tra Oriente e Occidente, Bologna 2003; I. ZIZIOULAS, “La continuità con le origini apostoliche nella coscienza teologica delle chiese ortodosse”, in L’essere ecclesiale, Magnano 2007, pp. 187-234; J.D. ZIZIOULAS, “La conciliarité et le chemin qui mène à l’unité: Un point de vue orthodoxe”, in Vers une communauté conciliaire des Eglises – Faith and Order Paper n°23, World Council of Churches, Genève 1978, pp. 23-36; I. ZIZIOULAS, “Recent discussions on Primacy in orthodox theology”, in W. Kasper (ed.), Il ministero petrino: cattolici e ortodossi in dialogo, Roma 2004, pp. 249-267; Giovanni [Zizioulas] di Pergamo, “Il primato nella chiesa: Un approccio ortodosso”, in Regno-att. n° 43 (1998), pp. 5-9; O. CLÉMENT, Roma diversamente: Un ortodosso di fronte al papato, Milano 1998.

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ALBANO EMMANUEL

Qualifica: Professore Straordinario
Area di insegnamento: PATRISTICA
Ciclo di insegnamento:

Istituto Regina Apuliae

Teologia dogmatica
Teologia ecumenica
TERZO CICLO - DOTTORATO
Teologia dogmatica
Teologia ecumenica
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Tl24
ECTS 10

Obiettivo
Il corso intende ripercorrere la storia e la teologia della prima riflessione cristiana che è stata la base della formazione dell’attuale fede professata. Per raggiungere tale obiettivo si cercheranno di individuare le differenze e le somiglianze delle diverse teologie che da Oriente ad Occidente hanno animato la vita cristiana dei primi secoli. Accanto ad esse si cercherà di riconoscere lo sviluppo armonico della grande Tradizione cristiana, quella «trazione degli apostoli» cioè che «è stata manifestata pubblicamente nel mondo intero [e che] può essere trovata in tutta la Chiesa da coloro che hanno voglia di vedere la verità» (Ireneo, Contro le eresie III, 3,1). Infine sarà necessario prendere coscienza dei diversi contesti socio culturali che hanno accompagnato tale cammino ecclesiale.

Contenuti
INTRODUZIONE: 01. Introduzione/Padri, Patrologia e patristica. I) GLI INIZI: ALLA RICERCA DI UN’IDENITITÀ: A) I Padri apostolici: 02. Padri Apostolici e Didaché; 03. Clemente romano; 04. Lettera di Barnaba; 05. Ignazio di Antiochia: B) Estremismi eterodossi: 06. Giudeocristianesimi; 07. Marcione; 08. Lo gnosticismo. II) IL II SECOLO: APERTURE DIVERSIFICATE: A) La cultura asiatica: 09. Omelie pasquali del II secolo: conferma e sviluppi del typos biblico; 10. Giustino (100-165): Logos-centrismo e universalismo del cristianesimo; 11. Ireneo di Lione: il vangelo quadriforme e il canone di verità; B) La cultura alessandrina: 12. La scuola di Alessandria e Clemente: la vera gnosi; C) La riflessione eterodossa; 13. Montanismo e Manicheismo. Eresie opposte del II secolo: ritorno alle origini e progresso; Excursus I. Momento sintetico: il Vangelo nel I-II sec. III) IL III SECOLO: RADICALI DIVERSIFICAZIONI; 14. Tertulliano: la stretta tipologia tradizionale; Excursus II. L’ecclesiologia occidentale; 15. Origene I, testo sacro e ispirazione: tipologia e allegoria: 16. Origene II, Elementi essenziali teologia; 17 La letteratura dei martiri. IV) IL IV SECOLO: A) La svolta costantiniana e le reazioni ad essa: 18. Monachesimo: un tentativo di ritorno alle origini; 19. Donatismo: tentativo scismatico di ritorno alla Chiesa dei martiri; Excursus III. Atene e Gerusalemme: accettazione o rifiuto?; 20. Eusebio di Cesarea: il cristianesimo e la storia; B) La riflessione Teologica: B1) Teologia giudeocristiana ed etnocristiana: il concilio di Nicea: 21. La crisi ariana: origini e sviluppi. Nicea; B2) Una nuova teologia: i Cappadoci e il concilio di Costantinopoli: 22. Basilio di Cesarea; 23. Gregorio di Nazianzo; 24. Gregorio di Nissa; B3) Le testimonianze pastorali; 25. Le catechesi mistagogiche: la formazione dei cristiani. Cirillo di Gerusalemme; B4) Efeso e Calcedonia: Un nuovo paradigma teologico-culturale?; 26. La scuola di Antiochia: un’identità complessa; 27. Efeso e Calcedonia; C) La distanziazione tra Oriente e Occidente; 28. Ambrogio: il cristianesimo e la politica; 29. Girolamo e le traduzioni della Scrittura. V) IL V e VI SECOLO: LA FORMA DELLE TRADIZIONI PATRISTICHE D’ORIENTE ED OCCIDENTE: 30. Agostino di Ippona; 31. Gregorio Magno; 32. Dionigi l’Areopagita; 33. Massimo il Confessore; CONCLUSIONI: 34. La ricezione dei Padri nella teologia medievale. Le sintesi d’Occidente e d’Oriente: Tommaso d’Aquino e Gregorio Pamalas.

Metodo
Lezioni frontali. Gli studenti saranno introdotti allo studio dei Padri mediante un percorso guidato sulle fonti e l’accompagnamento del manuale di riferimento.

Bibliografia
Testo di base: M. SIMONETTI - E. PRINZIVALLI, Storia della letteratura cristiana antica, Bologna 2010. Testi di approfondimento: M. SIMONETTI - E. PRINZIVALLI, La teologia degli antichi cristiani, Roma, 2012; J. QUASTEN, Patrologia, voll. I-IV, Torino, 1980; C. MORESCHINI - E. NORELLI, Manuale di letteratura cristiana antica greca a latina, Brescia, 2006; A. DI BERARDINO (cur.), Nuovo dizionario patristico e di antichità cristiane, 3 voll., Genova-Milano 2006-2008; A. DI BERARDINO - G. FEDALTO - M. SIMONETTI, Letteratura patristica, San Paolo 2007. Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno fornite durante lo svolgimento delle lezioni.

Il pensiero di Giustino martire tra ellenismo e giudaismo

(CORSO IN COMUNE DELLE LICENZE IN TEOLOGIA DOGMATICA ED ECUMENICO-PATRISTICA) 

Obiettivo
Il corso si propone di affrontare la comprensione - o meglio le comprensioni - che le diverse comunità ecclesiali maturarono di se stesse all’interno di quegli avvenimenti che ne connotarono le vicende storiche dalla fine del I secolo all’inizio del IV secolo.

Contenuto 
Innanzitutto dal punto di vista del linguaggio. Le parole con le quali le prime comunità cristiane si sono definite esprimono già una scelta identitaria. All’interno delle parole già coniate dalle radici giudaiche emergono altre terminologie. Le une e le altre si intrecciano per costituire una prima profondissima e generativa teologia dell’essere Chiesa. Accanto alle parole sono le prospettive teologiche che accentano le differenti modalità di sentirsi Chiesa. L’identificazione e la definizione di queste aiuta a comprendere le differenze ecclesiologiche che si svilupparono in modo variegato nelle diverse zone dell’ecumene cristiana. Questo mette in evidenza il fatto che storia e teologia risultano così inscindibilmente collegate che solo il loro sinergico studio fa comprendere quanto i contingenti problemi interni ed esterni alla compagine ecclesiale abbiano indirizzato la sua riflessione e prima ancora ne abbiano sollecitato l’autocomprensione. 

Metodo 
Il corso si svolgerà in gran parte nella modalità di lezioni frontali. Esse privilegeranno la lettura dei testi originali con riferimenti alle lingue antiche in cui ci sono pervenuti, per agevolare una progressiva sensibilizzazione e acquisizione di competenza della lettura critica dei testi patristici. Accanto ad esse si richiederà agli studenti un particolare approfondimento sui temi trattati che possa aiutarli nell’interrogazione e approfondimento di un testo antico.

Bibliografia
Testo base: E. ALBANO, Il Credo commentato dai Padri. Vol. 5: Crediamo nella Chiesa una santa cattolica e apostolica, Città Nuova 2021; V. GROSSI - A. DI BERARDINO, La Chiesa antica: ecclesiologia e istituzioni, Borla 1984; A. DI BERARDINO, We Believe in One Holy Catholic and Apostolic Church, in T. ODEN, Ancient Christian Doctrine 5, Green Press 2010; P. SINISCALCO, Chiesa e Impero, in Nuovo dizionario patristico e di antichità cristiane, Marietti 2006, vol. I., 1004-1010; E. ALBANO, Il mistero della Chiesa, principio di unità della riflessione di Clemente di Alessandria. Note per una possibile lettura storico teologica, in Augustinianum, 53 (2), 2013, 337-373; ID., La figura di Cristo capo nelle controversie ecclesiologiche occidentali dei primi secoli. Alcune note per la riflessione, in R. SCOGNAMIGLIO - E. ALBANO (cur.), Cristo capo nel pensiero dei Padri. L’esegesi biblico patristica della figura di Cristo nella dottrina ecclesiologica paolina, Ecumenica editrice 2016, 39-76; B. STUDER, Ecclesiologia, in Nuovo dizionario patristico e di antichità cristiane, Marietti 2006, vol. I., 1526-1541; A VICIANO, Ecclesiologia, in A. DI BERARDINO - G. FEDALTO - M. SIMONETTI, Letteratura patristica, San Paolo 2007. Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno fornite nel corso delle lezioni.
 

docente
Coordinatore ITE e Direttore Dipartimento di Patrologia e Storia della Chiesa

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ARCIDIACONO CRISTINA

Qualifica: Professore Incaricato
Area di insegnamento: TEOLOGIA PROTESTANTE
Ciclo di insegnamento:
SECONDO CICLO - LICENZA
Teologia ecumenica
TERZO CICLO - DOTTORATO
Teologia ecumenica
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Obiettivo 
Avere uno sguardo estrerno sul tema dalla sinodalità a partire dai percorsi di presa delle decisioni nelle chiese protestanti.

Contenuti
Uno sguardo a partire dalla chiamata stessa a camminare insieme e a discernere i segni dei tempi contenuta nei Nuovo Testamento per continuare con un affondo nell’ecclesiologia della Riforma anche attraverso la fatica dell’ascolto e dello stare nei conflitti come possibilità di comprendere meglio la vocazione che oggi è rivolta alle chiese. Infine un tentativo, che vuole essere partecipato, di riflessione sulla sinodalità come possibilità di camminare insieme, a livello confessionale ed ecumenico.

Metodo 
Lezioni frontali e lavori seminariali di gruppo.

Bibliografia
A. MARTIN, Sinodalità. Il fondamento biblico del camminare insieme, Queriniana, Brescia 2021; R. BATTOCCHIO - G. GENRE - B. PETRÀ, Sentieri di sinodalità. Prospettive teologiche interconfessionali, San Paolo Edizioni, Cinisello B. 2022. Sull’ecclesiologia delle chiese protestanti, materiale fornito dalla docente. Per approfondire e per la discussione: H. LEGRAND - M. CAMEDESSUS, Una chiesa trasformata dal popolo. Alcune proposte alla luce di Fratelli tutti, A. GRILLO (a cura di), Paoline Editoriali Libri 2021. 

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BARCA ALESSANDRO

Qualifica: Professore Incaricato
Area di insegnamento: Metodologia e didattica dell'IRC
Ciclo di insegnamento:
PRIMO CICLO - BACCALAUREATO
Istituto Regina Apuliae
Istituto Santa Fara
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BATTOCCHIO RICCARDO

Qualifica: Professore Invitato
Area di insegnamento: DOGMATICA
Ciclo di insegnamento:
SECONDO CICLO - LICENZA
Teologia dogmatica
TERZO CICLO - DOTTORATO
Teologia dogmatica
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Obiettivo
Il corso intende ripercorrere i momenti principali del cammino che ha portato dagli anatemi con i quali nel XVI secolo fu sancita la divisione confessionale del cristianesimo in Occidente al dialogo teologico e all’elaborazione di un consenso su aspetti fondamentali della dottrina della giustificazione del peccatore. 

Contenuti
Dopo un’introduzione metodologica, la prima parte del corso sarà dedicata all’esame di alcuni testi prodotti fra il XVI e il XIX secolo. La seconda parte si soffermerà sul lavoro dei teologi e degli organismi ecumenici che, nella seconda metà del Novecento, hanno studiato la dottrina della giustificazione in una prospettiva non controversistica. La terza parte si occuperà più direttamente della Dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione (1999), della sua recezione e del suo significato per la vita e la missione della Chiesa. La prospettiva è triplice: storico-teologica, teologico-ecumenica, teologico-sistematica.

Metodo
Lezioni frontali.

Bibliografia
P. CASPANI (a cura), Giusti per grazia. La dottrina luterana della giustificazione, Ancora, Milano 2017; FEDERAZIONE LUTERANA MONDIALE E CHIESA CATTOLICA ROMANA, Dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione. Edizione del 20° anniversario, 2019; P. HO?C, Un ampio consenso sulla dottrina della giustificazione. Studio sul dialogo teologico cattolico-luterano, Pontificia Università Gregoriana, Roma 1999; A. MAFFEIS, Dossier sulla giustificazione. La dichiarazione congiunta cattolico-luterana. Commento e dibattito teologico, Queriniana, Brescia 2000; A.E. McGRATH, Iustitia Dei. A History of the Christian Doctrine of Justification, Cambridge University Press, Cambridge UK 20053; B. SESBOÜÉ, Salvati per grazia. Il dibattito sulla giustificazione dalla Riforma ai nostri giorni, Dehoniane, Bologna 2012; M. WIRZ, L’evangelo della grazia. Atti dell’VIII Convegno ecumenico internazionale di spiritualità della Riforma. Bose, 26-28 maggio 2017, Qiqajon-Comunità di Bose, Magnano (BI) 2018; L. ŽAK, Percorsi e risultati, difficoltà e speranze del dialogo cattolico-luterano, «Annales Theologici» 31 (2017) 293-349.

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BENDINELLI GUIDO

Qualifica: Professore Invitato
Area di insegnamento: PATRISTICA
Ciclo di insegnamento:
SECONDO CICLO - LICENZA
Teologia ecumenica
TERZO CICLO - DOTTORATO
Teologia ecumenica
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Obiettivo
Il corso si prefigge di verificare le ragioni che hanno condotto alla convocazione del Concilio, il confronto tra le diverse tradizioni teologiche, i protagonisti del dibattito, le resistenze al suo accoglimento, i fronti di discussioni che Nicea ha aperto.

Contenuti
Il corso si incentrerà su una prima parte di introduzione generale e una seconda di lavoro sulle fonti (Sinodi e autori). Oltre all’homousios del Verbo, il corso sarà impegnato a fare emergere le conseguenze di questo dibattito sulla teologia dello Spirito, sulla costituzione ontologica del Verbo incarnato (apollinarismo) e sul coinvolgimento dei latini nel dibattito.

Metodo
Lezioni frontali.

Bibliografia
Generale: A. GRILLMEIER, Gesù Cristo nella fede della Chiesa, vol. I t. I, Brescia 1981; J. DANIÉLOU – H. MARROU, Nuova Storia della Chiesa, Torino 1970, vol. I.;  J.N. KELLY, Il pensiero cristiano delle origini, pp. 309-341, Bologna 1972; ID., I Simboli di fede della Chiesa antica, Napoli 1987; J. DANIÉLOU, Messaggio evangelico e cultura ellenistica, Bologna 1975; R. CANTALAMESSA, Dal Cristo del nuovo testamento al Cristo della Chiesa, in Il Problema Cristologico oggi, Assisi 1973, pp.143-197; M. SIMONETTI, La crisi ariana nel IV secolo, Roma 1975; ID., Studi sulla Cristologia del II e III secolo, Roma 1993; A. GRILLMEIER, Gesù Cristo nella fede della Chiesa, vol.I t.I, Brescia 1981; B. STUDER, Dio Salvatore nei Padri della Chiesa, Roma 1986; B. SESBOUÉ, Il Dio della Salvezza, in Storia dei Dogmi, vol.I, Casale 1996;  ID., Gesù Cristo nella tradizione della Chiesa, Cinisello Balsamo, 1987; AA. VV., Gesù Cristo nei Padri della Chiesa, in Dizionario di Spiritualità Biblico-Patristica, vol. 24, Roma 2000. Antologie: Il Cristo, vol. I a cura di A. ORBE, Fondazione L. Valla, 1985; vol. II a cura di M. SIMONETTI, Fondazione L. Valla, 1985. Il docente provvederà a fornire per ogni autore una bibliografia più specifica.

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BERGAMO ANTONIO

Qualifica: Professore Invitato
Area di insegnamento: TEOLOGIA DOGMATICA
Ciclo di insegnamento:
PRIMO CICLO - BACCALAUREATO
Istituto Regina Apuliae
SECONDO CICLO - LICENZA
Teologia dogmatica
TERZO CICLO - DOTTORATO
Teologia dogmatica
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Obiettivo
L’interrogativo «Che cosa è l’uomo?» ha sempre accompagnato e interpellato l’esistenza umana, dischiudendo al contempo l’ulteriore questione circa il proprio destino. L’evento cristologico-trinitario getta una luce sul mistero dell’umano, in esso trova la sua risposta e il suo compimento la domanda circa l’origine, la storia e il futuro definitivo. Il corso si prefigge, così, di condurre all’incontro con i fondamenti e l’orizzonte di senso complessivo dell’esistenza umana rendendo ragione dell’antropologia che si sprigiona dalla Rivelazione.

Contenuti
Il corso, dopo un primo momento introduttivo sullo statuto epistemologico della disciplina, si inoltrerà nei suoi temi fondamentali, sviluppati a partire dal dato biblico e dal suo successivo approfondirsi nella Tradizione, nel Magistero, nella riflessione teologica e avendo come architrave il nesso antropologia-cristologia autorevolmente indicato dal concilio Vaticano II (GS 22). Ci si soffermerà, infine, sul versante escatologico dell’esistenza cristiana. L’itinerario si articolerà in quattro passaggi fondamentali in cui convergeranno i temi trattati: 0. Cosa è l’antropologia teologica, il dialogo con le scienze umane, la relazione tra cristologia e antropologia; I. Persona, l’umanità secondo il progetto di Dio: elezione/predestinazione – creazione – l’uomo a immagine e somiglianza di Dio; II. Spirito, essere/diventare pienamente se stessi in Cristo: la Grazia - il peccato (originale) e la perdita della conformità a Cristo; III. Comunione, il dinamismo pasquale dell’esistenza umana: la giustificazione nella Pasqua di Cristo - il carattere escatologico dell’esistenza cristiana, l’essere con Cristo e il compimento dell’umanità.

Metodo
Il corso si articolerà attraverso lezioni frontali, saranno inoltre proposte alcune chiavi di lettura prospettiche dei vari temi in programma, integrate dal confronto dialogico con alcune pagine antologiche di autori classici, moderni e contemporanei.

Bibliografia
G. ANCONA, Antropologia teologica. Temi fondamentali, Queriniana, Brescia 2014; ID., Escatologia cristiana, Queriniana, Brescia 2003; F. G. BRAMBILLA, Antropologia teologica, Queriniana, Brescia, 2005; A. BERGAMO, Identità reciprocanti. Figure e ritmica di antropologia trinitaria, Città Nuova, Roma 2016; ID., Levinas e la curvatura dello spazio intersoggettivo, Città Nuova, Roma 2018; ID., Essere, tempo e Trinità, Città Nuova, Roma 2021; D. AMATO, Creazione, Cittadella editrice, Assisi 2013; G. CANOBBIO, Fine dell’eccezione umana? La sfida delle scienze all’antropologia, Morcelliana, Brescia 2019; A. M. DUBARLE, Il peccato originale. Prospettive teologiche, EDB, Bologna 2013; G. GRESHAKE, Libertà donata. Introduzione alla dottrina della grazia, Queriniana, Brescia 2002; L. F. LADARIA, Introduzione alla antropologia teologica, Gregorian Biblical Press, Roma 2011; B. SESBOÜÉ, Salvati per grazia. Il dibattito sulla giustificazione dalla Riforma ai nostri giorni, EDB, Bologna 2012.

TlSmS
ECTS 3

(IN COLLABORAZIONE CON IL PROF. VINCENZO DI PILATO)

Seminario di sintesi

SEMINARIO MINOR

Temi contestuali di antropologia

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BETTEGA CRISTIANO

Qualifica: Professore Incaricato
Area di insegnamento: ECUMENISMO
Ciclo di insegnamento:
SECONDO CICLO - LICENZA
Teologia ecumenica
TERZO CICLO - DOTTORATO
Teologia ecumenica
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BUX PAOLO

Qualifica: Professore Incaricato
Area di insegnamento: DIRITTO CANONICO
Ciclo di insegnamento:
PRIMO CICLO - BACCALAUREATO
Istituto Santa Fara
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Essere chierici, laici e consacrati oggi: un percorso canonistico

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CAPOTOSTO CIRO

Qualifica: Professore Invitato
Area di insegnamento: ESEGESI BIBLICA
Ciclo di insegnamento:
PRIMO CICLO - BACCALAUREATO
Istituto Santa Fara
SECONDO CICLO - LICENZA
Teologia ecumenica
TERZO CICLO - DOTTORATO
Teologia ecumenica
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Obiettivo
Introdurre lo studente ad una lettura critica dei cosiddetti «libri sapienziali» (o «Pentateuco sapienziale»: Proverbi, Giobbe, Qohelet, Siracide, Sapienza) e «libri poetici» (Salmi, Cantico) dell’Antico Testamento.

Contenuti
Dopo un capitolo introduttivo dedicato alla presentazione del «fenomeno sapienziale» nel Vicino Oriente Antico e nella Bibbia, inquadramento fondamentale entro cui collocare il discorso successivo, per ogni libro studiato si affronteranno le seguenti questioni: data e luogo di composizione, struttura, genere letterario, temi teologici principali. A complemento di questo percorso generale, saranno offerti alcuni saggi di esegesi finalizzati da una parte ad illustrare il cammino della sapienza in Israele (Pr 8 e 9; Gb 28; Sir 24; Sap 7) e, dall’altra, ad iniziare gli studenti alle principali operazioni tecniche dell’esegesi scientifica.

Metodo
Lezioni frontali con possibilità di interventi da parte degli studenti.

Bibliografia
A. BONORA - M. PRIOTTO e coll. (a cura), Libri Sapienziali e altri scritti (Logos Corso di studi biblici 4), Elledici, Leumann 2008; M. GILBERT, La Sapienza del cielo. Proverbi, Giobbe, Qohèlet, Siracide, Sapienza (Parola di Dio NS 53), San Paolo, Cinisello B. 2005; T. LORENZIN, Esperti in umanità. Introduzione ai libri sapienziali e poetici (Graphé 4), Elledici, Torino 2013; L. LUCCI, Sapienza di Israele e Vicino Oriente antico. Introduzione alla lettura degli scritti biblici sapienziali, ETS, Milano 2015; A. MELLO, Le quattro colonne della sapienza (Sympathetica), Qiqajon, Magnano 2017; V. MORLA ASENSIO, Libri sapienziali e altri scritti (Introduzione allo studio della Bibbia 5), Paideia, Brescia 1997; L. MAZZINGHI, Il Pentateuco sapienziale. Proverbi, Giobbe, Qohelet, Siracide, Sapienza. Caratteristiche letterarie e temi teologici (Testi e commenti), EDB, Bologna 2012; R.E. MURPHY, L’albero della vita. Una esplorazione della letteratura sapienziale biblica (Biblioteca biblica 13), Queriniana, Brescia 20002; A. NICCACCI, La casa della Sapienza. Voci e volti della sapienza biblica (Narrare la Bibbia 2), San Paolo, Cinisello B. 1994; G. PAGANO, La Sapienza che viene dall’alto. Teologia della Sapienza negli scritti dell’Antico Testamento (Studi biblici 80), EDB, Bologna 2017; S. PINTO, I segreti della Sapienza. Introduzione ai Libri sapienziali e poetici, San Paolo, Cinisello B. 2013; M. PRIOTTO (a cura), Libri Sapienziali (Parole di vita 8), Edizioni Messaggero, Padova 2015; G. VON RAD, La sapienza in Israele, Marietti, Genova 1998; TH. RÖMER, I cammini della saggezza (Piccola collana moderna 106), Claudiana, Torino 2004; E. ZENGER, (ed.), Introduzione all’Antico Testamento, Queriniana, Brescia 20133.

LB
ECTS 6

Obiettivo
Guidare gli studenti nell’accostarsi ai testi sacri nelle lingue originali dell’AT e del NT.

Contenuti
LINGUA EBRAICA: Nei limiti di tempo a disposizione per questo corso, si presenteranno nozioni di base della grammatica ebraica così da abilitare gli studenti a leggere e a tradurre frasi semplici dall’ebraico. Testo di riferimento sarà il libro di Giona. Si forniranno, inoltre, nozioni elementari di sintassi. LINGUA GRECA: Nei limiti di tempo a disposizione per questo corso, si esamineranno i fenomeni morfologici di base (declinazione dei sostantivi, aggettivi e pronomi, coniugazione dei verbi) che consentano allo studente di leggere e tradurre frasi semplici dal greco. Si forniranno, inoltre, nozioni elementari di sintassi.

Metodo
Lezioni frontali con esercizi da svolgere regolarmente a casa e acquisizione di un lessico elementare di base. L’esame finale comprende una prova scritta e un breve colloquio orale. La prova scritta prevede la traduzione e l’analisi grammaticale di alcune frasi prese fra quelle analizzate in scuola durante le lezioni. Il colloquio orale invece verifica la capacità di lettura di ciascuno studente. Il docente è disponibile ad offrire spiegazioni anche al di fuori dell’orario delle lezioni.

Bibliografia
LINGUA EBRAICA: - Edizione critica: K. ELLIGER - W. RUDOLPH (edd.), Biblia Hebraica Stuttgartensia, Deutsche Bibelgesellschaft, Stuttgart 19975; - Sussidi: J. WEINGREEN, Grammatica di ebraico biblico, Glossa, Milano 2011; PH. REYMOND, Dizionario di ebraico e aramaico biblici, Società Biblica Britannica e Forestiera, Roma 20012; L. ALONSO SCHÖKEL, Dizionario di ebraico biblico, San Paolo, Cinisello B. 2013. LINGUA GRECA: - Edizione critica: E. & E. NESTLE, B. & K. ALAND et al. (edd.), Novum Testamentum Graece, Deutsche Bibelgesellschaft, Stuttgart 201328; - Sussidi: E.G. JAY, Grammatica greca del Nuovo Testamento, BE Edizioni, Firenze 2011; C. BUZZETTI, Dizionario greco-italiano del Nuovo Testamento, Libreria Sacre Scritture, Roma 1989; C. RUSCONI, Vocabolario del greco del Nuovo Testamento, EDB, Bologna 2013; M. ZERWICK, Analysis philologica Novi Testamenti graeci, PIB, Roma 19844.

Obiettivo
Offrire agli studenti una più approfondita esegesi del Salterio, e in particolare, del cosiddetto approccio «canonico» applicato al libro dei Salmi.

Contenuti
All’interno del V libro del Salterio (Sal 107–150) i quindici «salmi delle ascensio-ni» (Sal 120–134) formano un mini Salterio (un decimo esatto dell’intero libro!): una raccolta ben organizzata, caratterizzata non soltanto da un titolo comune, ma anche da particolarità letterarie e contenutistiche. Analizzando queste caratteristiche, è possibile cogliere il particolare disegno redazionale che li unisce. Il corso si propone di studiare questi salmi, secondo le operazioni classiche dell’esegesi (critica textus, struttura, genere letterario, esegesi), situandoli nel con-testo dei salmi delle ascensioni e in quello più ampio del V libro. Lo studio sarà prevalentemente sincronico, studiando i salmi soprattutto a livello di redazione finale, «canonica». Particolare attenzione sarà devoluta pure alla dimensione simbolica di questi salmi e alla teologia che da essi emerge.

Metodo
Lezioni frontali, con possibilità di intervento da parte degli studenti.

Bibliografia
L.C. ALLEN, Psalms 101–150 (Word Books; Waco 1983); L. ALONSO SCHÖKEL – C. CARNITI, I Salmi, II (Borla; Roma 1992); E. BEAUCAMP, «L’unité du recueil des Montées, Psaumes 120–134», SBFLA 29 (1979) 73-90; B. COSTACURTA, Il laccio spezzato. Studio del Sal 124 (EDB; Bologna 2002); L.D. CROW, The Songs of Ascents (Psalms 120–134). Their Place in Israelite History and Religion (Scholars Press; Atlanta 1996); M. FERRARI, Canti per ritornare. I Salmi delle salite come cammino spirituale (Cittadella; Assisi 2021); M. GILBERT, «La structure des Psaumes des Montées (Ps 120–134)», in M. MILANI-M. ZAPPELLA (a cura), “Ricercare la sapienza di tutti gli antichi” (Sir 39,1). Miscellanea in onore di G.L. PRATO (EDB; Bologna 2013) 227-234; F.-L. HOSSFELD – E. ZENGER, Psalms 3 (Fortress; Minneapolis 2011); T. LORENZIN, I Salmi. Nuova versione, introduzione e commento (Paoline; Milano 20094); ID., «È bello e dolce che i fratelli vivano insieme (Sal 133)», PSV 77 (2018), 85-96; A. MELLO, «I salmi graduali e la benedizione sacerdotale», in S.M. ATTARD-M. PAVAN (a cura), “Canterò le misericordie del Signore” (Sal 89,2). Studi in onore del prof. Gianni BARBIERO, (G&BP; Roma 2015) 293-302; L. MAZZINGHI, «“Come un bambino in braccio a sua madre”: fiducia e abbandono nel Salterio alla luce del Sal 131», PSV 62 (2010) 47-64; ID., «Nell’intimità della tua casa (Sal 128)», PSV 64 (2011) 79-93. L. MONTI, I Salmi: preghiera e vita (Qiqajon; Magnano 2018); G. RAVASI, Il libro dei Salmi. Commento e attualizzazione, III (101–150) (EDB; Bologna 1984); D. SCAIOLA, «Sal 120–134: i canti delle ascensioni», PdV 50/6 (2005), 12-17; ID., «Sal 130: “Dal profondo a te grido, Signore”» PdV 50/6 (2005), 18-23; V. SCIPPA, Salmi. Volume 4: Canti delle ascensioni (Messaggero; Padova 2004); J.-L. VESCO, «Les Psaumes des montées», Vie Spirituelle 724 (1997) 431-452; ID., Le psautier de David, II (Cerf; Paris 2006); E. ZENGER, «The Composition and Theology of the Fifth Book of Psalms, Psalms 107–150», JSOT 80 (1998) 77-102.
 

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